La storia
Fieri e gelosi custodi delle tecniche di lavoro e delle numerose vittorie. Allegri e festaioli, sempre pronti alla vivace baldoria carnevalesca.
La nascita del Cantiere
La vita di Cantiere
Il lavoro di cantiere è esclusivamente volontario, dettato dalla passione sfrenata verso il Carnevale. Chi partecipa alla costruzione del carro rinuncia allo svago e al riposo per gran parte dell’anno. Il soggetto viene scelto dopo estenuanti riunioni primaverili; seguono gli studi dei personaggi tramite disegni e modellini in scala. I lavori veri e propri invece hanno inizio con la fine dell’estate e si protraggono notte dopo notte fino al primo giorno di Carnevale. La vita di cantiere però non è soltanto duro lavoro, ma anche divertimento condiviso che si esprime con scherzi, risate e cene improvvisate a ore improbabili. Tutte le varie fasi di lavoro sono tenute segrete ai rivali e al pubblico, in modo da creare un’attesa sempre maggiore in vista dell’apertura degli “uscioni”, evento che sancisce l’inizio della manifestazione.
All’uscita dei carri dai cantieri seguono subito le prime previsioni degli “esperti” riguardo alla probabile classifica finale. Giudizio che spetta invece esclusivamente a una giuria composta da cinque qualificati docenti, convocati in gran segreto da un notaio. Le successive domeniche di Carnevale passano tra momenti di divertimento durante le sfilate, le cene e le feste mascherate, alternati a momenti d’ansia in attesa del verdetto finale. Infatti, in tutto il mese di febbraio si verifica un continuo susseguirsi di indiscrezioni, voci di corridoio e depistaggi riguardo alla classifica dei carri e delle mascherate. Soltanto dopo la lettura del testamento di Sua Maestà Giocondo, Re del Carnevale, viene proclamato il carro vincitore; immediatamente dopo esplode la festa dei sostenitori, che dà il via a settimane di sfottò e canzonature rivolte ai rivali perdenti.
La storia recente
La cronaca recente prende avvio con il carnevale 1985, dopo un lungo periodo di pausa. Il primo successo dell’era moderna dei Rustici viene sancito nel 1987 dal carro “Bei tempi quelli dei grilli e delle cicale”, inaugurando una lunga serie di vittorie. Infatti, il cantiere ha inanellato ben 17 trionfi negli ultimi 36 anni, collezionando due prestigiose triplette. Tra i successi più significativi ci piace ricordare quelli di “Carnevale, torna a ridere!!!”; “Inseguiamo la chimera”, “Trionfo della Vita” e “L’Altro Mondo”. Anche nelle sconfitte il cantiere dei Rustici è riuscito a lasciare un segno indelebile nell’immaginario del paese di Foiano, proponendo carri come “L’eredità di Colombo”; “Pirati” e il recentissimo “L’importante è che la morte ci trovi vivi”. Numerose sono anche le vittorie ottenute dalla mascherata, che detiene, con 11 trionfi (tra cui due triplette) in soli 20 anni di competizione, il record assoluto di successi. Nel chiudere ci venga infine concessa un’ultima nota di irriverente orgoglio nel sottolineare al lettore come a testimonianza dell’indiscusso dominio dei Rustici al Carnevale di Foiano, siano conservate nella bacheca del cantiere, dal lontano 1933, ben 27 Coppe Carnevale su 52 partecipazioni, e 13 Premi Mascherata su 20 partecipazioni.
In Breve
Associazione culturale, artistica, libera, apolitica e aconfessionale con lo scopo di promuovere la cultura e l’arte finalizzata alla costruzione di carri allegorici carnevaleschi nello spirito tipico del Carnevale di Foiano e di tramandare anche la conoscenza delle tecniche per la lavorazione della cartapesta, della creta, del colore e di quant’altro necessario alla realizzazione delle maschere e dei carri carnevaleschi.